Innanzitutto quando si acquista una bottiglia di birra non occorre preoccuparsi dellāannata, ma ci sono alcune cose da tenere presenti. La birra ĆØ un prodotto molto delicato, che risente delle condizioni ambientali e facilmente le patisce.
Tre sono i suoi principali nemici:
Il primo ĆØ lāossigeno: ecco perchĆ© la confezione, una volta aperta, va consumata in fretta. Per la stessa ragione si usa anidride carbonica e non aria compressa per mandare in pressione la birra alla spina.
Il secondo nemico ĆØ la luce, che ĆØ in grado di alterare il sapore della birra, come quello dellāolio o del vino. SarĆ nostra premura quindi scegliere confezioni non esposte direttamente al sole o alla luce artificiale, in vetrina o proprio sotto il neon del supermercato. Sono invece consigliabili bottiglie colorate, in grado di filtrare meglio la luce, e le confezioni multiple, in cui ĆØ il cartone a proteggere le bottiglie.
Il terzo nemico ĆØ il tempo. La birra va consumata fresca, il più presto possibile dopo lāuscita dallo stabilimento di produzione, in ogni caso entro un massimo di diciotto mesi.
Le uniche eccezioni a questa regola sono le birre da invecchiamento.
La temperatura di servizio
Finalmente una birra ghiacciata! ci voleva proprio! Certo aver speso un po’ di euro per gustarsi una birra e poi servirla ghiacciata direi che non ĆØ proprio una furbata. Chiediamoci quindi a quale temperatura va consumata la birra? La risposta ĆØ facile: dipende dal tipo di prodotto. Lāintervallo va dai 3-4° C delle birre light ai 16-17 di alcune birre dāabbazia e barley wine. A tale proposito sarĆ utile sfatare alcuni luoghi comuni come, ad esempio, quello secondo cui la birra in Inghilterra si beve calda. In effetti nei pub tradizionali inglesi la birra non ĆØ refrigerata, ma i fusti vengono tenuti nelle cantine e la temperatura ambiente non ĆØ la stessa che abbiamo in Italia.
In generale possiamo dire che la temperatura di servizio salirĆ allāaumentare della complessitĆ e della struttura gustativa del prodotto. Se una lager leggera si accontenta di 6-7° C, una pilsner richiede giĆ un paio di tacche in più. Per una weizen i gradi saranno 8-10 mentre nel caso di una bitter ale arriveranno a una dozzina, cosƬ come per una lambic o una porter. Ancora un paio di gradi in più per una scotch ale o una trappista.
I bicchieri
Lāultima indicazione prima di godere della nostra birra riguarda il bicchiere. Il bicchiere non ha soltanto una funzione estetica e, come per la temperatura di servizio, ogni birra richiede il suo. Nellāimmaginario collettivo, la birra si beve dal boccale. In realtĆ il boccale si utilizza solamente per le lager bavaresi. Si tratta di un contenitore che non offre particolari pregi se non quello di essere pratico per il fatto di possedere un manico e, soprattutto, di essere resistente agli urti. Tipico ĆØ quello usato allāOktoberfest, dalla capienza di un litro e con la superficie esterna sagomata per essere impugnato più facilmente.
La dimensione del bicchiere dipende da quanta birra vi si verserĆ . Gli aromi si perderanno in un baloon contenente un dito di birra. Meglio quindi non strafare.
La forma del bicchiere è funzionale innanzi tutto per la formazione della schiuma. Un bicchiere stretto e alto è indicato per birre come la weizen o la pilsner che si accompagnano volentieri con un ricco cappello di schiuma. Il tulipano è perfetto per far roteare una birra da meditazione e apprezzare il concerto di profumi che ne scaturisce. Ma se abbiamo a che fare con una birra particolarmente aromatica, un calice svasato eviterà una eccessiva concentrazione dei profumi. Un calice tipo flûte servirà alle birre particolarmente frizzanti per mantenere la loro vivacità .
In ogni caso, ĆØ sempre consigliabile bagnare le pareti del bicchiere prima di versarvi la birra, in modo da diminuire lāattrito e consentire una corretta formazione di schiuma.
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Spina o bottiglia?
La questione ĆØ annosa. Meglio la birra alla spina o quella in bottiglia? Cominciamo con il dire che sono parecchi i prodotti che non vengono commercializzati alla spina. Basti pensare a tutte le birre rifermentate in bottiglia. Quando invece siamo nella possibilitĆ di scegliere bisogna tenere conto di una serie di fattori.
A differenza della birra in bottiglia, quando non deve sopportare lunghi viaggi e periodi di giacenza a temperature sopra i 25°C, la birra in fusto può non venire pastorizzata. Questo le consente di mantenere una particolare fragranza. A ciò va aggiunto che i fusti in ogni caso permettono di conservarla nelle condizioni ideali di pressione e assenza di luce. à necessario però che gli impianti di spillatura siano mantenuti nelle condizioni igieniche ideali, altrimenti la birra può risentirne. I fusti inoltre andrebbero consumati entro tre giorni dalla loro apertura, ciò che difficilmente avviene nei piccoli esercizi, dove i volumi di vendita non lo consentono.
Dunque alla fine emerge che non esiste dunque una risposta univoca allāannosa questione. Il consiglio ĆØ di valutare caso per caso.
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